
Lo “scontro” Fini-Cav.? Colpa della Lega, secondo gli elettori del Pdl
di Gianmario Mariniello
Come ha scritto Luigi Crespi, “L’ultima volta che ho incontrato Gianfranco Fini gli ho detto di non credere nei sondaggi e per uno che li vende sembra una contraddizione di termini, ma solo in apparenza. Non credo nel sondaggio come profezia capace di auto inverarsi, troppo imprecisi e approssimativi. I sondaggi non possono sostituirsi alla politica ma ricordiamoci che i sondaggi esistono solo nei paesi democratici, non sono la democrazia ma un suo sintomo. Io uso sondaggi, ma non sono un totem, rappresentano uno degli strumenti per capire ed interpretare oltre che verificare il flusso articolato della percezione collettiva”.
E per cercare di capire – non per farci imporre una “linea” – utilizziamo anche l’ultimo sondaggio realizzato da Crespi Ricerche in esclusiva per Generazione Italia.
Questo sondaggio ci dice che gli italiani stanno dando sempre più ragione a Gianfranco Fini: il vero motivo dello “scontro” tra il Presidente della Camera e Silvio Berlusconi è il rapporto del Pdl con la Lega e l’eccessivo peso del Carroccio nelle politiche del Governo. Un sentimento costantemente in crescita, specie tra gli elettori del Pdl.
Le responsabilità dello “scontro” sono ripartite equamente. Un tendenziale favorevole a Fini, al quale inizialmente gli elettori del Pdl attribuivano maggiori responsabilità. Oggi, il Cavaliere e il Presidente della Camera sono alla pari.
Gli elettori del Pdl si sentono sempre più vicini a Berlusconi (62,8%), ma Fini recupera sette punti percentuali. Mentre l’ex leader di AN “sfonda” nella totalità dell’elettorato, con un + 13% rispetto al Presidente del Consiglio.
La separazione dei due leader è data sempre meno per certa dagli elettori del Pdl. La “scissione” era data per sicura da più di 6 elettori del Pdl su 10, dopo la Direzione Nazionale. Oggi questo dato è sceso (seppur di poco) a quota 55,4%.
In caso di elezione diretta del Presidente della Repubblica, Fini darebbe 9 punti di distacco a Berlusconi. Il sondaggio, riferito ai soli elettori del Pdl, segna invece un +19% per il premier.
Fini è ritenuto più “credibile” e “onesto” dagli elettori del Pdl. Che ritengono Berlusconi invece più “simpatico”, “innovatore” e “concreto”. Nulla di nuovo.
Un eventuale partito di Fini è dato invece tra l’8 e il 10 per cento. Cifre più che raddoppiate in nemmeno un mese.
Infine il “caso” degli ultimi giorni: per il 45,6% degli elettori del Pdl, Italo Bocchino è stato “epurato”. Un dato che sale al 50,4% se ci si riferisce alla totalità dell’elettorato. Un giudizio, insomma, condiviso da tutti gli italiani.
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