lunedì 25 gennaio 2010

On.Francesco Aracri lancia la candidatura di Adriano Palozzi


REGIONALI 2010: IL PERCHE' DI UN IMPEGNO E DI UNA SCELTA

L’onorevole Francesco Aracri lancia la candidatura di Adriano Palozzi
GruppoImago


Andiamo dunque alle elezioni. Le prossime consultazioni regionali saranno il termometro di ciò che si verificherà in Italia nei prossimi anni. Da una parte, il governo misurerà sul campo il proprio consenso. Un consenso finora estremamente alto e lusinghiero (basti pensare ai sondaggi sul gradimento del premier, che in assoluta controtendenza europea e con qualunque esecutivo, hanno sempre oltrepassato la soglia del 50%), nonostante le continue campagne di diffamazione e persecuzione politica, culturale, mediatica, giudiziaria e personale, portate avanti dalla sinistra in tutte le sue ramificazioni a 360 gradi. Gli italiani dovranno dire al centro-destra se l’opera di modernizzazione deve continuare o no, se le riforme debbono farsi o no. E noi siamo sicuri che sceglieranno la seconda puntata della modernizzazione, la costruzione sul serio della seconda Repubblica, dalla riforma del mercato del lavoro, a quella della pubblica amministrazione, dalla giustizia al federalismo. Gli italiani ci diranno pure la loro idea e convinzione definitivasul bipolarismo, ormai patrimonio collettivo e non più discutibile, che vede il confronto speculare tra il centro-destra e il centro-sinistra, senza più spazio per vecchie ipotesi centriste o vari ribaltamenti geografici. E d’altra parte, le prossime elezioni saranno il banco di prova di una nuova classe dirigente sul territorio che avrà l’importante compito di tornare a rappresentare quella società civile, delusa dalle caste e dalle solite lobby, che in primis nel Lazio, hanno imposto alla cittadinanza quell’asse “politica di sinistra-affari”, che ha mortificato lo sviluppo economico e la nostra coesione sociale. Col voto, abbiamo dunque un’occasione che non deve essere sprecata. Quella di cambiare e quella di riportare la nostra Regione ai livelli che le competono
Il Lazio nell’“epoca” 2005- 2010 non ha costruito nessuna opera infrastrutturale stradale o di altra natura, nonostante dette opere siano state da tutti, associazioni, sindacati e cittadini sollecitate; e ciò anche in considerazione del fatto che durante gli anni 2000-2005 (governo regionali di centro destra), la nostra Regione aveva progettato e si era fatta finanziare dall’allora governo Berlusconi, tutta una serie di opere infrastrutturali strategiche, un esempio per tutti il Corridoio Tirrenico. La Giunta di centro sinistra a guida Marrazzo, nei cinque anni ha collezionato tutta una serie di primati negativi. La nostra è la Regione con uno degli indici più bassi in tema di utilizzo di fondi europei. In tema di rifiuti, il nostro Lazio, nonostante le numerose avvisaglie, che rischiano di far accadere nel Lazio quello che è successo in Campania, è a tutt’oggi privo di un piano regionale dei rifiuti. La sanità è priva di un piano strategico: non è mai stato fatto il piano sanitario regionale. La spesa,nonostante gli interventi del Governo, è sostanzialmente fuori controllo e rappresenta un deficit gravissimo. I servizi offerti spesso non sono in linea con le esigenze dei cittadini, il fenomeno delle liste di attesa è riesploso in tutti gli ambiti della sanità ed è aumentato il numero dei cittadini laziali che vanno a curarsi fuori dalla Regione. I manager messi a dirigere le ASL sono stati scelti in base a criteri “politici” a prescindere dal loro effettivo valore, e i risultati si sono visti, e soprattutto subiti, basti pensare alla gestione “ingloriosa” del Policlinico Umberto I, piuttosto che alla chiusura “schizofrenica” di alcuni pronto soccorso. Marrazzo ed il centro sinistra hanno portato ai massimi la tassazione regionale, come ben sanno i lavoratori e gli imprenditori di ogni categoria. La nostra Regione è quella che si è distinta di meno nelle politiche dell’occupazione, come pure gli aiuti alle giovani coppie, agli anziani ed ai diversamente abili sono stati argomenti per qualche convegno e nulla di più. Il Lazio è stato paralizzato per cinque anni a causa di un centro sinistra litigioso votato, non alla proposta e alla operosità, ma alla ricerca continua di equilibri interni tesi solamente alla propria sopravvivenza. In questo quadro si comprendono gli 8 assessori e i 3 presidenti di Consiglio Regionale che sono cambiati in 5 anni. È ora di dire basta. Vogliamo una politica delle cose concrete, vogliamo una politica che punti al rilancio del Lazio e dia un futuro alle nuove generazioni, e non solo. Un piano sanitario regionale che ottimizzi le eccellenze che pur ci sono, che razionalizzi la rete ospedaliera, che sappia integrare la sanità pubblica con quella privata. Una politica a sostegno della PMI, che esca dall’episodico e che diventi sistema prevedendo una forma di fiscalità diversa, ed interventi più in linea con un comparto che rappresenta oltre il 97% della nostra dorsale produttiva. Quindi, una camera della PMI che sia laboratorio operativo, nell’aiutare questo comparto a dialogare in maniera più moderna ed efficace con le istituzioni. Impresa vuol dire sviluppo, vive di lavoro e, quindi, occorre ripensare in termini dinamici ed attuali il mondo della formazione professionale per agganciarlo in maniera più efficace alle mutate esigenze del mercato del lavoro, evitando che “mobilità” significhi “precarietà” permanente. Una politica del trasporto che non venga più considerata, come sino ad oggi è stato, cioè, come un problema, bensì come una risorsa, come un fattore della produzione rispetto al processo di crescita complessiva. Una Regione come la nostra, per esempio, deve pensare di individuare nel turismo un’occasione di riscatto dalla crisi, quindi occorre che i trasporti diventino un elemento chiave per creare un processo di marketing territoriale costantemente attivo, una rete sul territorio a supporto di diversi fattori socio-economici. In questo quadro occorre una politica del trasporto che nell’individuare una cabina di regia, consenta di superare gli egoismi territoriali per puntare a progetti che contemplino in maniera sistemica la logistica, la creazione di porti e aeroporti, di opere varie, di ferrovie. Questo significa un nuovo sistema infrastrutturale, al servizio dello sviluppo regionale. Il trasporto pubblico, sia su gomma che su ferro, è quello che maggiormente soffre e risente di una cultura gestionale fatiscente ed obsoleta. Le società regionali di trasporto, e la stessa Trenitalia, si rivolgono agli enti superiori solo per chiedere risorse da destinare a servizi rigidi e spesso scadenti, quando viceversa è dimostrato, al contrario, che l’utenza apprezza qualità, frequenza delle corse e integrazione dei diversi servizi. In questo senso il cambio di logica è un atto doveroso e necessario. La candidatura, al Consiglio Regionale, dell’amico Adriano Palozzi, si è costruita nel tempo. Si basa sull’impegno che egli ha messo negli anni, prima come Consigliere Municipale, successivamente come Sindaco di Marino, e quindi come Consigliere Provinciale, incarico dal quale si è dimesso a suo tempo. Palozzi conosce profondamente, quindi, le problematiche dell’amministrazione ed ha acquisito esperienza misurandosi con l’ente Regione. Palozzi non è una candidatura “inventata”, ma si fonda su anni di lavoro e di impegno. L’esperienza, derivata dai ruoli sopra citati, lo ha portato aconoscere le problematiche di un’area vasta qual è la Provinciadi Roma e quindi anche le dinamiche di interrelazione fra questa e la città di Roma. La nuova Regione ha bisogno di figure come Palozzi, giovani, dinamiche, e nel contempo sufficientemente esperte, in grado d’incarnare la politica delle “cose concrete”, l’unica, peraltro, che serve al nostro Lazio per rilanciarsi. Concretezza, onestà, capacità di rapporto, azione permeata dall’intelligenza dell’umiltà, sono tratti caratteristici di Palozzi e per questo ne fanno un candidato ideale per il Consiglio Regionale, poiché rappresenta la Politica che vogliamo, quella dei fatti e non del vuoto politichese. Tutti insieme partecipiamo per cambiare la nostra Regione e per tutti questi motivi vi invito a votare per il PDL e a dare la preferenza a Palozzi.

Francesco Aracri, Deputato Pdl

venerdì 22 gennaio 2010

Inaugurazioe sede Imago a Labaro (Roma)


Sabato 30 gennaio 2010 ore 16:00 via Carlo Emery, 12 Labaro-Rm


Il gruppo Imago Ti aspetta per festeggiare insieme l' inaugurazione della nuova sede IMAGO a Labaro.




Intervengono:
On. Francesco Aracri, Deputato Pdl e Presidente Imago
On. Adriano Palozzi, Sindaco di Marino e Socio-Fondatore Imago

lunedì 11 gennaio 2010

REGIONALI: ARACRI e PALOZZI (PDL)LA POLVERINI CANDIDATA IDEALE PER "FARE TERRITORIO”




REGIONALI: ARACRI e PALOZZI (PDL)LA POLVERINI CANDIDATA IDEALE PER "FARE TERRITORIO”

''A Renata Polverini, segretario generale dell'Ugl, le mie congratulazioni per la nomina a candidata del Pdl alla presidenza della Regione Lazio''.
Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Francesco Aracri, Vice responsabile dei trasporti per il Pdl e membro della Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici e Adriano Palozzi, sindaco di Marino.
''Una rappresentante di quella societa' 'del fare' che comprende i lavoratori, i giovani e piu' in generale le famiglie. La sua esperienza e la sua storia 'meritocratica' la rendono una candidata del territorio che sapra' 'fare territorio''', hanno concluso i due esponenti politici.

sabato 9 gennaio 2010

ON.Francesco Aracri: CINOTERAPIA ECCO LA LEGGE


CINOTERAPIA,ECCO LA LEGGE

Cinoterapia: questa sconosciuta. Se è vero, verissimo e posso esserne testimone, che esiste un mondo “buono” che si adopera per educare e riabilitare le persone disabili e lo fa con cani (ma anche cavalli) addestrati, è ancora più vero che è un mondo fatto per lo più di “gente di buona volontà” (volontari) che, in assenza di regole certe, si lascia aiutare dalla propria professionalità e sensibilità, basandosi sul singolo paziente e attuando quindi un percorso personalizzato e preciso. Le attività con i cani tentano di favorire lo sviluppo di nuove relazioni, l'apertura alla comunicazione, a delle nuove abilità. Spiegare altrimenti, in maniera semplice, un'esperienza così articolata e così attenta ai particolari è veramente difficile e non basterebbero certo poche righe. I nostri cani possono essere dei veri e propri amici-ausiliari, oltre che degli ottimi compagni di vita, attenti al nostro benessere a volte più di noi. Da parte mia, ho depositato una proposta di legge che vuole proprio sopperire alla mancanza di una legislazione in materia, che nel 2009 è anacronistica, sbagliata e pericolosa. Ciò che è ormai riconosciuto anche a livello scientifico deve essere disciplinato. Usi e consuetudini non possono ancora fare la nostra parte. Basta approfittarsi della determinazione, dello zelo, della risolutezza di pochi tecnici appassionati. Valorizzare il ruolo di questi operatori significa valorizzare l’Italia che vale, che lavora al meglio delle proprie possibilità nel proprio Paese e per il proprio Paese. Se la politica è, in sintesi, un confronto e un intervento rispetto ai bisogni della gente, sentiamoci tutti coinvolti in un’azione che evidenzi e sani le attuali lacune legislative. Il 12 dicembre saremo in tanti parlamentari a puntare i riflettori su quanti si adoperano in questo senso e fanno del loro lavoro una “medicina” per gli altri. L’idea è far fare quattro passi in più alla politica.

On. Francesco Aracri
Deputato Pdl