mercoledì 30 giugno 2010

LA CALDA ESTATE DI ARACRI


LA CALDA ESTATE DI ARACRI
Latina Oggi, 20 Giugno 2010

Domani l’arrivo in città con un obiettivo difficile, quello di pacificare un partito lacerato


La prima grana del commissario sarà il destino degli 11 dimissionari L’arrivo di Francesco Aracri a Latina sarà certamente l’evento politico della prossima settimana. Dopo l’annuncio da parte di Vincenzo Piso ed Alfredo Pallone del commissariamento del Pdl del capoluogo, a Latina c’è una sorta di calma forzata, per la quale nessuno si espone, in attesa di parlare con il commissario inviato da Roma e c o m p r e n d e r e quali saranno le linee guida adottate. L’aria è calma, dunque, ma c’è sottotraccia una palpabile tensione. Gli ex An nutrono forti speranze nel commissariamento targato Aracri. L’obiettivo è quello di mettere, finalmente, con le spalle al muro coloro che hanno firmato le dimissioni per far cadere il sindaco Vincenzo Zaccheo. Sarà certamente questa una delle condizioni che gli ex An porranno sul tavolo del commissario Aracri. I fedelissimi di Zaccheo, su questo tema, assicurano che saranno «intransigenti ». A loro avviso, infatti, è impossibile sedersi al tavolo con chi ha fatto cadere un sindaco del medesimo partito, con quella che viene considerata alla stregua di una imboscata. Si capisce bene, quindi, che il commissario Aracri dovrà sfoderare le sue migliori armi da diplomatico solo per far sedere attorno allo stesso tavolo, le due componenti del Pdl. Infatti gli ex Forza Italia non vogliono sentir parlare assolutamente di epurazioni e non ricandidature. La crisi, per loro, aveva fondamenti politici e pertanto è stata più che giustificata. Del resto, nelle riunioni delle settimane successive alla crisi, gli ex Fi guidati da Vincenzo Bianchi hanno convocato anche e soprattutto gli undici dimissionari. Questi ultimi, inoltre inoltre,sono stati inseriti anche nei gruppi di lavoro per il programma che lo stesso Bianchi vuole sottoporre ad Aracri come base di partenza per il futuro del partito verso le elezioni comunali. Come si vede, dunque, le p o s i z i o n i sono altamente inconciabili . Ed a mettere ancora più carne al fuoco, c’è la p o s i z i o n e della terza c om p o ne nte del partito, quella che fa riferimento al consigliere regionale Giovanni Di Giorgi. Quest ’u l t imo sembra essere il meno entusiasta della scelta Aracri. Ma il gruppo Di Giorgi intende rivolgere la propria attenzione direttamente ai vertici regionali del partito per chiedere la testa del numero due provinciale Fabio Bianchi. Quest’ultimo non viene considerato più espressione della componente ex An. E gli uomini di Giorgi potrebbero chiederne presto la sostituzione.

Tonj Ortoleva

domenica 6 giugno 2010

Adottiamo la pasionaria “tricolore” di Venezia


Adottiamo la pasionaria “tricolore” di Venezia
di Giuseppe Menardi


Lucia Massarotto di Venezia, la pasionaria del tricolore che tanto fece arrabbiare Umberto Bossi, venga “adottata” da tutti gli italiani.
Per 12 anni la signora ha esposto il tricolore, durante i raduni leghisti in Laguna prendendosi gli insulti e la minacce, e la casa spesso era vigilata dalle forze dell’ordine. Dal balcone di Riva dei Palazzoli quest’anno non sventolerà la bandiera tricolore in quanto, il 31 luglio, la signora Lucia, con i due figli, dovrà lasciare l’abitazione: il padrone di casa ha aumentato il fitto da 600 a 900 euro e lei che ne guadagna 1000 lavorando in un albergo ha fatto domanda di un alloggio popolare.
In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia mi sembra giusto un gesto forte e simbolico a favore di Lucia e della sua passione per la bandiera italiana: lanciamo una sottoscrizione che consenta alla signora di restare nella sua casa per poter continuare a sventolare il tricolore.
E’ un appello che rivolgo a tutti gli iscritti e simpatizzanti di Generazione Italia.
A breve tutte le info per la raccolta fondi.

giovedì 3 giugno 2010

Già 122 circoli di Generazione Italia


Già 122 circoli di Generazione Italia
di Gianmario Mariniello



Una marea di adesioni e tantissimi circoli sparsi in tutta Italia. E siamo solo all’inizio. Più di 5.000 iscritti, più di 120 circoli costituiti in tutta Italia. Si tratta di un risultato eccellente, considerando che si tratta di un fenomeno esclusivamente spontaneo. Siamo convinti di poter raddoppiare questi dati entusiasmanti in brevissimo tempo, visto che solo da pochi giorni sono partite le strutture territoriali di Generazione Italia. Siamo arrivati a quasi mille amministratori locali e il nostro sito continua a macinare decine di migliaia di visite ogni giorno. E’ la dimostrazione di quanta voglia di politica con la ‘P’ maiuscola ci sia in Italia e quanto affetto e consenso esista intorno al Presidente Fini.
Oggi intervistiamo Domenico Brocato, 43 anni. La sua mail è dbrocato@gmail.com e lavora nel settore della Logistica. Ha costituto un Circolo “Romano” nella Capitale e lo ha fatto perchè ” sposo le idee di Fini, in particolar modo sull’immigrazione”. Domenico è attivamente impegnato nel sociale, essendo il Presidente dell’Agenzia Nazionale Immigrazione.
Spesso ci attaccano a causa della nostra “linea” su immigrazione e cittadinanza. La mia risposta è sempre la stessa: è più di destra concedere la cittadinanza dopo 10 anni, alla fine di un mero percorso burocratico (come avviene oggi), oppure prevedere un sistema dove la cittadinanza la si può ottenere dopo non meno di 8 anni di residenza in Italia, alla fine di un corso da superare e di un giuramento da prestare (come nel testo unificato all’esame della Camera)? Rispondetemi, su…