
LA CALDA ESTATE DI ARACRI
Latina Oggi, 20 Giugno 2010
Domani l’arrivo in città con un obiettivo difficile, quello di pacificare un partito lacerato
La prima grana del commissario sarà il destino degli 11 dimissionari L’arrivo di Francesco Aracri a Latina sarà certamente l’evento politico della prossima settimana. Dopo l’annuncio da parte di Vincenzo Piso ed Alfredo Pallone del commissariamento del Pdl del capoluogo, a Latina c’è una sorta di calma forzata, per la quale nessuno si espone, in attesa di parlare con il commissario inviato da Roma e c o m p r e n d e r e quali saranno le linee guida adottate. L’aria è calma, dunque, ma c’è sottotraccia una palpabile tensione. Gli ex An nutrono forti speranze nel commissariamento targato Aracri. L’obiettivo è quello di mettere, finalmente, con le spalle al muro coloro che hanno firmato le dimissioni per far cadere il sindaco Vincenzo Zaccheo. Sarà certamente questa una delle condizioni che gli ex An porranno sul tavolo del commissario Aracri. I fedelissimi di Zaccheo, su questo tema, assicurano che saranno «intransigenti ». A loro avviso, infatti, è impossibile sedersi al tavolo con chi ha fatto cadere un sindaco del medesimo partito, con quella che viene considerata alla stregua di una imboscata. Si capisce bene, quindi, che il commissario Aracri dovrà sfoderare le sue migliori armi da diplomatico solo per far sedere attorno allo stesso tavolo, le due componenti del Pdl. Infatti gli ex Forza Italia non vogliono sentir parlare assolutamente di epurazioni e non ricandidature. La crisi, per loro, aveva fondamenti politici e pertanto è stata più che giustificata. Del resto, nelle riunioni delle settimane successive alla crisi, gli ex Fi guidati da Vincenzo Bianchi hanno convocato anche e soprattutto gli undici dimissionari. Questi ultimi, inoltre inoltre,sono stati inseriti anche nei gruppi di lavoro per il programma che lo stesso Bianchi vuole sottoporre ad Aracri come base di partenza per il futuro del partito verso le elezioni comunali. Come si vede, dunque, le p o s i z i o n i sono altamente inconciabili . Ed a mettere ancora più carne al fuoco, c’è la p o s i z i o n e della terza c om p o ne nte del partito, quella che fa riferimento al consigliere regionale Giovanni Di Giorgi. Quest ’u l t imo sembra essere il meno entusiasta della scelta Aracri. Ma il gruppo Di Giorgi intende rivolgere la propria attenzione direttamente ai vertici regionali del partito per chiedere la testa del numero due provinciale Fabio Bianchi. Quest’ultimo non viene considerato più espressione della componente ex An. E gli uomini di Giorgi potrebbero chiederne presto la sostituzione.
Tonj Ortoleva
Nessun commento:
Posta un commento