IL MESSAGGERO.IT
di MARCO CONTI
ROMA - «Il 27 marzo non è ”la“ data. E’ ”una“data», continua a ripetere ai suoi il presidente della Camera Gianfranco Fini. Se per An il congresso costituente del Pdl può tranquillamente slittare o magari trasformarsi in una tappa intermedia per giungere prima ad una federazione e solo dopo ad una fusione, Berlusconi continua a pensare che il partito unico del centrodestra è nato già nelle urne. «Gli elettori lo hanno già votato e lo stanno facendo ancora», sosteneva nei giorni scorsi il premier riferendosi alle elezioni regionali sarde. Nessuna retromarcia e nessun ripensamento è quindi possibile, ma a via della Scrofa si attendono ancora quei segnali che facciano piazza pulita dei dubbi di chi parla di annessione. Il nodo resta sempre quello della ”pari dignità“. Ovvero, se Berlusconi sarà il presidente, a Fini dovrà toccare un ruolo da vice o da segretario del partito. Un ruolo appena sotto il Cavaliere, che magari rimarrà vacante sino a quando Fini resterà al vertice di Montecitorio. La trattativa sullo statuto ha fatto più di un passo del gambero, anche perché la bozza prodotta da An fissa una sorta di patto federativo. Denis Verdini, coordinatore azzurro, continua ad essere ottimista e dopo l’ennesimo incontro con La Russa, parla di «spirito costruttivo». L’intesa però non c’è ancora, come ammette il senatore azzurro Francesco Casoli, secondo il quale «è normale che nella coda di una trattativa restino gli argomenti più spinosi». Fatto sta che anche il congresso del Pdl entra nel lungo elenco di argomenti dove «ognuno tiene il punto», come sostiene l’azzurro Giorgio Straquadanio. Almeno sino alle elezioni Europee. Ormai anche Berlusconi si muove in prospettiva dell’appuntamento elettorale. Al punto da aver già commissionato una serie di focus-group sull’azione del governo. La soluzione del caso Alitalia non brilla in consensi, ma su altri argomenti - a cominciare dal lavoro fatto su scuola, pubblico impiego e rifiuti napoletani - le risposte sono positive. Il calo nelle percentuali del Pdl, ufficializzato una settimana fa dallo stesso premier, ha però fatto scattare il campanello d’allarme, accentuato dalla preoccupazione che il previsto calo dei votanti colpisca più a destra che a sinistra. Il timore di una vittoria sul Pd ma in discesa rispetto al bottino delle ultime politiche, ha convinto il premier della necessità di riprendere, attraverso gli usuali ambasciatori Letta e Bettini, la trattativa con Veltroni sulla legge elettorale. Se prima il Cavaliere sosteneva con Letta che lo sbarramento al 4% fosse un «regalo» a Veltroni, da qualche tempo si è mostrato possibilista. «E’ ovvio - spiega un consigliere del premier - con il 4% togliamo ogni velleità a tutti i partitini presenti nella Pdl che pensavano di andare da soli, compresa la destra di Storace. Fini che viaggia con An intorno al 7%, dovrà adeguarsi, e coloro che nel Pd immaginano di tornare all’Ulivo e ad un’alleanza a sinistra, come Renato Soru, saranno costretti a fare altrettanto».
5 commenti:
LO SCHERIFFO DI NOTTINGHAM ED I SUOI FIERI CORTIGIANI CONTINUANO AD INSULTARE E PREVARICARE IL POPOLO DELLE DUE SANTE, SONO L'ESATTO CONTRARIO DI QUELLO CHE AVEVANO PROMESSO, GARANTITO, GIURATO E SPERGIURATO, CONTINUA E CONTINUANO A FAVORIRE SOLO I FEDELI SGHERRI, HANNO SOMMATO E POSTO AL CENTRO DEL LORO COMANDO, LA SOMMA DI TUTTE LE CONTRADDIZIONI, GLI ERRORI, PASSATI, PRESENTI E FUTURI ( SPERIAMO ANCORA PER POCO ) SECONDO UNA NOSTRA INDAGINE, SE ANDASSIMO AD ELEZIONI, LO"SGANASSONE ELETTORALE" SAREBBE TREMENDO,
... NON SI RIALSEREBBERO PIU'... CARI PROFESSIONISTI DELLA POLITICA... VI RIVOLGIAMO UN APPELLO: ANDATE A LAVORARE... CI AVETE TRADITO E VENDUTO!
LA "PERLA DEL TIRRENO" HA CAMBIATO NOME,
OGGI SI CHIAMA LA "COZZA DEL TIRRENO"....
COSI' E' STATA RIDOTTA IN POCHI MESI DALLO SHERIFFO DI NOTTINGHAM E DAI SUOI CONSIGLIERI... E' ORMAI NOTO E FIRMATO CON IL SANGUE, CHE QUESTA AMMINISTRAZIONE NON RAPPRESENTA I CITTADINI DELLE DUE SANTE, HANNO TRADITO E FANFARATO IL PROPRIO ELETTORATO. NON HANNO RISOLTO NESSUN PROBLEMA DELLE 2 SANTE, HANNO AGGRAVATO TUTTI I PROBLEMI CHE GIA' ERANO PRESENTI SUL TERRITORIO.... CHIUSI NEL CASTELLETTO DEL POTERE, HANNO PERSO DEFINITIVAMENTE IL CONTATTO CON LA REALTA' E CON IL POPOLO...
LE ASSICURAZIONI VERBALI E LE PROMESSE.. NON HANNO NESSUN RISCONTRO OGGETTIVO, LE FALSITA' E LE BUGIE CHE DICONO ANCHE DAVANTI A TESTIMONI, NON LI SCOMPONGONO AFFATTO,..HANNO RINUNCIATO DEFINITIVAMENTE ALLA LORO IMMAGGINE ED ALLA LORO DIGNITA' DI AMMINISTRATORI,.. FANTASMI... ALLA RICERCA DELLA PROPRIA ANIMA, CHE NON PUO' MATERIALIZZARSI CON.... OPUSCOLI... PROCLAMI...MENSOGNE.. PRESSAPPOCHISMO...INCAPACITA' OPERATIVA...QUANDO SI UMILIA IL POPOLO, QUANDO SI DANNEGGIA IL POPOLO, QUANDO SI GHETTIZZA IL POPOLO... SI E' SOLO TIRANNI!!!
- IL POPOLO PAGHERA' ANCHE L'OPUSCOLO DEL COMUNE ( LAVA IMMAGGINE)DEI TIRANNI DELLE 2 SANTE,MA QUANTO COSTA?
ALFREDO ESPOSITO E' IL DIRETTORE DEL CASTELLO DI SANTA SEVERA, DEL BORGO E DELL'AREA MUSEALE,LA GESTIONE AVVIENE TRAMITE L'ARCHEODROMO SRL, IN VERO C'E' DA DIRE CHE DA QUANDO HA PRESO LE REDINI DELLA SITUAZIONE, HA RINQUADRATO ED ELIMINATO VARI DISSERVIZI E INTERESSI TRASVERSALI, NON E' MOLTO MA E' COMUNQUE UN INIZIO, VERIFICHEREMO NEL PROSEGUIO. ORA EVIDENTEMENTE SI STA SCONTRANDO CON INTERESSI E PREVARICAZIONI PROPRIE DI CHI, APPROFITTANDO DI UN ELETTORATO DI CENTRO DESTRA, DOPO AVER CAMBIATO STALLA, CAVALLO, SOMARO, SCUDIERO... A DANNO DEL BUON GOVERNO.. COMPLICE LO
SHERIFFO DI NOTTINGHAM,.. CONTINUA IMPERTERRITO AD ANTE PONERE I PROPRI INTERESSI PERSONALI, LOBBYSTICI E CLIENTELARI A DANNO DELLA POPOLAZIONE DELLE 2 SANTE, NOI SAPPIAMO PER ESPERIENZA CHE FARANNO DI TUTTO PER FERMARLO E RICONDURLO NELL'OBLIO DEL POTERE TIRANNICO, COSTRUENDOGLI UN LIMBO DOVE NON POSSA DAR FASTIDIO. SE QUESTO E' LO SPIRITO DELLA BATTAGLIA CHE STA CONDUCENDO, SE LA SUA DETERMINAZIONE A FAR PULIZIA SU TUTTO IL TERRITORIO CITTADINO NON
ACCETTA CONDIZIONAMENTI, SE PORTERA' FINO IN FONDO LA SUA BATTAGLIA FINO ALLA VITTORIA, NOI SAREMO I PRIMI A PLAUDIRE, COME PLAUDIRANNO GLI ELETTORI DI CENTRODESTRA TRADITI E ABBANDONATI.

"Ora non sarà più consentito alla Storia di smarrire l’altra metà della Memoria. I nostri deportati, infoibati, fucilati, annegati o lasciati morire di stenti e malattie nei campi di concentramento jugoslavi, non sono più morti di serie B."
LE FOIBE Almeno 40.000 persone, negli anni drammatici a cavallo del 1945, sono state torturate e uccise a Trieste e nell'Istria controllata dai partigiani comunisti jugoslavi di Tito. E, in gran parte, vennero gettate (molte ancora vive) dentro le voragini naturali disseminate sull'altipiano del Carso, le "foibe".A sessant'anni di distanza con queste pagine vogliamo far conoscere questa tragedia italiana a chi non ne ha mai sentito parlare, a chi sui libri di scuola non ha trovato il capitolo "foibe", a chi non ha mai avuto risposte alla domanda "cosa sono le foibe?".Vogliamo ricordare, a chi già conosce la storia delle foibe, ai figli e ai nipoti di chi dalle terre d'Istria e di Dalmazia è dovuto fuggire, cacciato dalla furia slavo-comunista.Vogliamo anche capire perchè, a guerra ormai finita, migliaia di persone hanno perso la vita per mano di partigiani comunisti e perchè, per sessant'anni, la storia d'Italia è stata parzialmente cancellata.
TERRORE A TRIESTE A Trieste,a differenza delle altre città italiane, la liberazione alla fine della seconda guerra mondiale, è coincisa con l'inizio di un incubo: per quaranta giorni le truppe partigiane e comuniste del maresciallo Tito hanno imperversato a Trieste torturando, uccidendo e deportando migliaia di cittadini innocenti, o talvolta colpevoli solo di essere italiani o anticomunisti.Anche questa, come quella delle Foibe, è una pagina dimenticata nella storia d'Italia. E' una pagina spesso dimenticata anche a Trieste: da chi la ha vissuta per il desiderio di cancellare il ricordo di un incubo. E da chi, più giovane, non ha potuto sentirne parlare alla televisione o sui libri di scuola.Noi vogliamo raccontare, ricordare e capire.
DOVE ERANO I"LIBERATORI"
CATTO COMUNISTI ASSERVITI ALLE LOGICHE GEO POLITICHE, COSI' COME AMMESSO DA GIULIO ANDREOTTI ALLA TRASMISSIONE DI BRUNO VESPA, LO SAPEVANO, HANNO LASCIATO MASSACRARE DECINE DI MIGLIAIA DI ITALIANI, COMPLICE TUTTO L'ARCO COSTITUZIONALE, COMPRESA LA C.G.I.L. CHE PLAUDIVA ALLO STERMINIOFATTO DAIPARTIGIANI, CARO "CAMERATA FINI" ANCHE QUESTO FA PARTE DEI VALORI DELL'ANTIFASCISMO?
QUESTO SANGUE CHIAMA ANCORA OGGI GIUSTIZIA E VENDETTA!!
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