martedì 13 gennaio 2009

On Giorgia Meloni

Giorgia Meloni sulla strumentalizzazione messa in atto sulla diatriba fascismo - antifascismo

Carissimi,


credo che a nessuno di voi sia sfuggito il tentativo di strumentalizzazione messo in atto sulla antica diatriba fascismo-antifascismo ai danni di Azione giovani, anche perqualche nostra ingenuità.Ero convinta che il comportamento dimigliaia di ragazzi nell’incontro con il presidente Fini ad Atreju avesse rivelato alla politica e al mondo dell’informazione qualcosa di più del nostro modo di essere e di pensare. Così non è stato. Così non si è voluto che fosse.Ritengo dunque opportuno intervenire, anche per non essere ingiustamente attaccati in nome di cose né dette né pensate.Non cadete nel tranello. Siamo stati e restiamo gente che crede nella libertà, nella democrazia, nell’uguaglianza e nella giustizia.Siamo quelli che ogni giorno consumano i migliori anni della propria gioventù per difendere questi valori, al punto che se oggi qualcuno si mettesse in testa di reprimerli – come avviene in Cina, a Cuba o inaltre parti del mondo – noi li difenderemmo con la vita. Sono i valori sui quali si fonda la nostra Costituzione e che sono propri anche di chi ha combattuto il fascismo.Certo, c'è stato anche un antifascismo "militante" in nome del quale sono stati uccisi presunti fascisti e anche antifascisti, sono stati infoibati vecchi, donne e bambini, sono stati eliminati ragazzi di sedici anni che avevano come unica colpa quella di far parte della nostra organizzazione. Certo, ancora oggi, in nome dell’antifascismo"militante" ad alcuni di noi viene impedito di andare a scuola,all’università, al cinema.Si tratta della mia obiezione ed è la stessa di Gianfranco Fini che, ad Atreju, ha operato questa distinzione, parlando di un antifascismodemocratico e uno non democratico, ovvero di una parte di questo fenomeno nei cui valori ci riconosciamo e di un'altra parte le cui gesta sono distanti anni luce dai principi nei quali crediamo (e nei quali dovrebbe credere anche l'altro antifascismo). Noi rifiutiamo ogniforma di violenza, oppressione e intolleranza.Gianfranco Fini ha operato questa distinzione senza soffermarcisi perché voleva che il suo giudizio sul fascismo fosse chiaro, netto,definitivo. Sapeva che molti di noi sarebbero stati feriti da questo atteggiamento, ma non ha voluto blandirci come fossimo ragazzini inconsapevoli. Sapeva di avere davanti gente piena di dignità, giovanee matura nello stesso tempo. Ed è quello che siamo.E allora guai a offrire pretesti a una sinistra terrorizzata dall'impossibilità di utilizzare ancora contro di noi quella carta jolly rappresentata dall'accusa di fascismo. Guai a farci mettere ancorasotto accusa da chi, per storia, ha decisamente poche lezioni daoffrire. Così da poter essere finalmente noi a chiedere conto del perché, ancora oggi, non una parola di solidarietà venga spesa dai sedicenti democratici quando i ragazzi di Ag vengono aggrediti o le loro sedi date alle fiamme.E adesso, per favore, basta.Basta con questa storia del fascismo e dell’antifascismo. Mi rivolgo a tutti, dentro e fuori da Azione Giovani, dentro e fuori da An, dal Pdl,da Montecitorio, dalla politica italiana intera. Pietà! Siamo nati aridosso degli anni ’80 e ’90, siamo tutti protesi anima, cuore e testa nel nuovo millennio. Dobbiamo respingere insieme questo tentativo dirinchiudere quella meravigliosa gioventù che svolgeva poche ore fa la più grande manifestazione giovanile d’Italia in uno spazio angusto di quasi cento anni or sono. Ragazzi, stiamo vincendo e questo non va giù a una sinistra sempre più priva di risposte concrete e suggestioni efficaci. Che ha completamente perso il contatto con la nostragenerazione e ora cerca di costringerci all’interno di una galeracivile per evitare che il nostro amore possa continuare a contagiare altri giovani italiani.Non ne posso più di parlare di fascismo e antifascismo, e non intendofarlo ancora. Voglio fare altro, occuparmi di questo presente e di questo futuro. Come ognuno di voi, voglio fare politica nell’Italia di oggi, per dare una speranza all’Italia di domani.Tutto il resto è noia.

Giorgia Meloni

Lettera pubblicata nella homepage del sito di Azione Giovani il 17 settembre 2008

3 commenti:

CASTRUM NOVUM ET PYRGI ha detto...

Domenico D’Andrea spedisce una lettera aperta ad amministratori comunali ed ai cittadini di Santa Marinella per chiedere, qualora il primo cittadino Bacheca lo ritenesse opportuno, un rimpasto in giunta. I sassolini che il delegato per la terza età vuole togliersi dalle scarpe sono tanti e faranno tutti rumore. Cominciamo dai “nonni vigili”. “‘ u progetto da me proposto ed avviato - dice il delegato D’Andrea - e che ormai funziona con successo a Santa Marinella da tre mesi. Questa iniziativa è da poco stata data in gestione ad una cooperativa senza consultarmi. Le scuse sono state molteplici e confuse ma valgono solo per la persona che le ha solevate: attorno al progetto c’è un’ordinanza dei vigili, ho fondato specificamente un’ associazione che si chiama “L’incontro” e che supporta specificamente questo progetto . Chiedo allora al sindaco ed all’assessore ai servizi sociali se sia legittimo e trasparente agire in questo modo oppure non sia questo uno dei tanti modi con cui il vice sindaco tenta di ottenere la simpatia del centro anziani di via Lazio”. Le attenzioni del delegato D’Andrea si spostano quindi dall’assessore ai servizi sociali marco Degli esposti anche al vice sindaco Eugenio Fratturato. “Com’è possibile che tutti i finanziamenti ed i servizi offerti da quest’amministrazione vadano verso il centro anziani di via Lazio, che conta 200 iscritti” tuona D’Andrea che lamenta anche di essere poco ascoltato dai consiglieri comunali. “Al telefono mi rispondono non mi rompere, lo dicono a me che ho 81 anni ed esigo rispetto, per me e per tutti i cittadini”. Il delegato esorta il sindaco “a fare come Moscherini a Civitavecchia, abbia il coraggio, se si rendesse conto che le cose non funzionano, di riformare il gruppo di lavoro anche con un rimpasto, se necessario”. La speranza dei cittadini è che il grido di D’Andrea non rimanga inascoltato, che le esigenze della terza età vengano prese con la dovuta considerazione e che, come conclude D’Andrea “qualcuno ci ridia le chiavi della palafitta che il circolo proprietario ha concesso agli anziani. Ce l’anno concessa ma io la chiave non l’ho piùvista”. ASS. CASTRUM NOVUM ET PYRGI
LA VOCE DEL CASTELLO


Da La Perla del Tirreno -

CASTRUM NOVUM ET PYRGI ha detto...

L'ARTICOLO DELLA MELONI E' VECCHIO, RETORICO, NON GIUSTIFICA NIENTE, E' UNA TOPPA RIUSCITA MALE, SE NON LO SCRIVEVA ERA MEGLIO.

CASTRUM NOVUM ET PYRGI ha detto...

DALLE NEBBIE E DALLA BRUMA PERENNE E GRIGIA DEL NOSTRO TERRITORIO NON SI RIESCE A SCORGERE NEPPURE UNA PALLIDA LUNA O UN PALLIDO SOLE, ANZI SEMPRE PIU' DIMINUISCE LA VISIBILITA', SEMPRE PIU' SI ACCORCIANO LE DISTANZE VISIVE, SEMPRE PIU' NON SI VEDE AL DI LA DEL PROPRIO NASO.
NON E' UNA NEBBIA CASUALE, MA ARTIFICIOSAMENTE FATTA E PRECOSTITUITA, PER NASCONDERE AL VOLGO LA "GRANDE INCIUCIATA"
...POPOLO PRESENTUOSO, MA CHI TI CREDI DI ESSERE?... COME TI PERMETTI DI CAPIRE PIU' DEI NOTABILI? COME OSI METTERE IN DISCUSSIONE LE SOMME DECISIONI DELLA NOBILE CASTA?... VAI A CUCCIA MANGIATI LE COCCE DELLE NOCI E NON LATRARE!
AHHOOO! CE NE FOSSE UNO CHE CE CAPISCE QUARCOSA... TECNICI NESSUNO, SPECIALISTI MANCO A PARLARNE,... ACCULTURATI ZERO.....
INCAPACI TANTI.... AFFARRAIOLI MOLTI...POLTRONISTI IN ECCESSO!!!!
BENVENUTI NELLA TERRA DI MEZZO, BENVENUTI NEL MONDO INTERMEDIO, BENVENUTI TRA GLI OZO, BENVENUTI ... O... MALVENUTI?
BENVENUTI NELLA FORESTA DEGLI GNOMI DALLE CENTO LINGUE!
CHE SI APRA IL CONCILIO, CHE SI GIUDICHI L'APOSTASIA E L'ERESIA, CHE SI INIZI A COSTRUIRE NEL CORTILE DELLE BARROZZE DEL CASTELLO DI SANTA SEVERA L'ENORME ROGO PURIFICATORE.