sabato 24 novembre 2007

Manifestazione Alleanza Nazionale



sabato 24 novembre 2007
CORRIERE DELLA SERA.it


la manifestazione È stata dedicata al maresciallo capo Daniele Paladini
Milano, An in piazza per unità della Cdl
La Russa: «An non entra in un altro partito via fax, maè possibile pensare a una nuova casa con più stanze»
MILANO - Alleanza Nazionale ha radunato il suo popolo in piazza San Babila, a Milano, per «tenere unito il popolo del centrodestra». Ma anche in omaggio al maresciallo capo Daniele Paladini, morto in un attentato in Afghanistan. A lanciare il messaggio dal palco allestito nella piazza dove una settimana fa Silvio Berlusconi annunciava la nascita del nuovo partito del Popolo delle libertà è il capogruppo alla Camera, Ignazio La Russa. «Quella di oggi è la prima di una serie di manifestazioni previste in tutta Italia che si concluderà con la conferenza programmatica di Alleanza nazionale proprio qui a Milano i primi di febbraio - ha dichiarato La Russa -. An è scesa in piazza per tenere unito il popolo del centrodestra su basi più nuove e ridefinendo le regole». Sul palco, dove è stato raccolto il parere dei milanesi su temi come la sicurezza, l’immigrazione e la legalità, accanto a La Russa c'erano anche Gianni Alemanno, ministro per le Politiche agricole del governo Berlusconi e Andrea Ronchi, portavoce del partito. Il messaggio ribadito da La Russa è quello di una apertura al dialogo con tutte le forze del centrodestra che si pongano in alternativa alla sinistra. «Siamo pronti a colloquiare con Berlusconi, Bossi e Casini - ha dichiarato - ovvero con tutte quelle forze alternative, che non hanno mai cedimenti nei confronti della sinistra, sia che si chiamino inciuci, sia che si chiamino large intese».
LEGGE ELETTORALE - Altro tema, la legge elettorale: «Il nostro obiettivo è quello di difendere la legge elettorale che consenta ai cittadini di scegliere il proprio premier e i propri rappresentanti». In piazza, nonostante la pioggia, circa 700 persone. «Abbiamo deciso di partire da Milano perché qui le porte del centrodestra dispiegano maggiormente la propria forza» ha detto La Russa. «Mai con la sinistra e no agli inciuci - ha aggiunto Viviana Beccalossi, vicepresidente della Regione Lombardia e membro della direzione nazionale di An -. Con un avversario che era e rimane Romano Prodi, con il suo governo e la sinistra, più o meno radicale, che lo sostiene. Senza dubbio An rivendica la propria dignità e non accetterà mai alleanze caratterizzate da re e sudditi. Siamo invece prontissimi a far fronte compatto, con chi vorrà condividere i nostri ideali, con un obiettivo: tornare a governare l’Italia con responsabilità, equità e competenza».
«NUOVO PARTITO? NON VIA FAX» - No a Prodi e no all'iniziativa unilaterale di Berlusconi dunque. «Un partito come An non entra in un altro partito via fax» ha sottolineato Ignazio La Russa. A chi gli chiedeva perché An guardi al nuovo partito di Berlusconi con diffidenza, La Russa ha replicato: «Guardiamo con diffidenza al tentativo di dire che è onnicomprensivo. Certo non comprende noi». «Tutto passa dal diritto del popolo italiano di conservare la possibilità di scegliere prima delle elezioni il candidato premier, la coalizione che lo appoggia e quali sono i programmi» ha detto ancora La Russa, incidando questo come il presupposto per l'unità della Cdl. «Sono convinto che sia possibile che la vecchia Cdl traslochi in un nuova casa con più stanze e sale per riunioni in cui parlare di programmi, valori e contenuti, magari con meno sale da pranzo».

Nessun commento: